Cross-linking per il cheratocono Caltanissetta e san Cataldo

Dr. Nicoletti Renato

Il cheratocono può essere curato tramite Cross Linking, la cui pratica mira a rendere più resistente la cornea. Questo intervento è dunque un intervento che rafforza la cornea, determinando la formazione di legami più numerosi tra le fibre di collagene che la costituiscono.

Cross Linking Cheratocono: Quando e Perchè?

Quando il trattamento conservativo non è da solo sufficiente a garantire un buon risultato, e solo allora, ha senso sottoporsi ad un intervento. Come anticipato, oggi esistono diversi interventi mini invasivi per il cheratocono.

Il Cross Linking è uno di questi interventi, tuttavia oggi viene spesso suggerito come la soluzione per tutti i pazienti  con cheratocono. Non è cosi purtroppo. Quando il Cheratocono è avanzato e la vista è compromessa, il Cross Linking non è più utile. I candidati ideali per il Cross Linking sono quindi da ritrovarsi tra coloro che presentano il cheratocono in fase iniziale e che non sono riusciti ad evitarne la progressione, nonostante abbiano posto in essere i trattamenti conservativi che hanno comportato un cambiamento delle proprie abitudini di vita.

Cross Linking Cheratocono: Come?

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Il Cross Linking per Cheratocono oggi si esegue con diverse strategie, tuttavia non tutte hanno dimostrato pari efficacia negli studi clinici controllati. La tecnica di Cross Linking Transepiteliale per esempio sembra essere meno efficace della tecnica di Cross Linking Epi-Off. Nella prima tecnica si lascia intatta la cornea e si esegue il trattamento. Nella seconda si rimuove l’epitelio corneale (lo strato superficiale della cornea) e solo dopo si esegue il Cross Linking. La differenza è che con il Cross Linking Epi-Off la parte di cornea che viene cross linkata, cioè rafforzata, è maggiore e quindi il trattamento è più efficace.

Il Cross Linking si svolge in due fasi: una prima fase in cui una molecola, che di solito è la riboflavina, viene fatta penetrare all’interno della cornea e una seconda fase in cui la cornea viene irraggiata con una  sorgente di luce ultravioletta.  Nella cornea imbibita di riboflavina la luce ultravioletta  produce la formazione di legami tra le fibre collagene, rendendo la cornea più resistente.

A seconda della riboflavina, della sorgente luminosa e dei tempi di esposizione, si hanno differenze anche molto importanti nel tipo di Cross Linking che viene eseguito.

Il risultato di questo trattamento si osserva dopo alcuni mesi; di solito l’effetto più importante si osserva tra uno e due anni dopo l’intervento di Cross Linking.


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