Diagnostica corneale a Caltanissetta e San Cataldo
Dr. Renato Nicoletti
Cosa è la diagnostica corneale
La diagnostica corneale comprende un gruppo di esami volti a studiare la
morfologia della cornea, il suo potere diottrico (topografia e tomografia corneale),
misurarne lo spessore ( pachimetria corneale ).

Trattamenti
Topografia e Tomografia corneale
La topografia corneale è un esame che permette di ottenere la mappatura completa
della superficie anteriore dell’occhio, detta cornea.
Proiettando su di essa un pattern di luci (anelli concentrici) e analizzando la
riflessione del tessuto degli stessi è possibile, attraverso l’elaborazione digitale,
ricostruire fedelmente la forma della cornea, identificando entità e caratteristiche
dei difetti visivi come l’Astigmatismo e la presenza di patologie come il
Cheratocono.
Spesso l’esame della topografia corneale viene associato a quello
della pachimetria corneale che invece fornisce, mediante tecnologia ad
ultrasuoni, valutazioni sullo spessore del tessuto.
La combinazione delle informazioni derivanti da questi due approfondimenti
diagnostici è di fondamentale importanza nella valutazione clinica di un soggetto e
in particolare nella preparazione agli interventi di chirurgia refrattiva mediante laser
e nella diagnosi e follow up delle patologie degenerative della cornea.
La tomografia corneale misura curvatura ed elevazione della superficie anteriore
e posteriore della cornea, spessore della cornea (con mappa pachimetrica),
profondità della camera anteriore (spazio compreso tra cornea ed iride) e angolo
irido-corneale (struttura che drena l’umore acqueo dall’interno dell’occhio).
Permette, così di diagnosticare precocemente forme di ectasia corneale e di
cheratocono sospetto o scarsamente evoluto.
Prima di tali esami è necessario astenersi dall’uso delle lenti a contatto nei giorni
precedenti al fine di evitare modifiche della curvatura corneale che potrebbero
falsare i risultati.
Pachimetria corneale
La pachimetria corneale consente di misurare lo spessore della cornea. La
metodica più diffusa per tale misurazione sfrutta le tecniche di ecografia
monodimensionale (A-scan). E’ possibile ottenere, come detto prima una mappa
pachimetrica dell’intera cornea con i tomografi Sheimpflug camera o con tomografi
OCT che ci permettono di conoscere lo spessore corneale in ogni suo punto ed
individuano la localizzazione ed il valore del punto più sottile.
L'esame si esegue in modo rapido e procura un disagio minimo. Prevede
l’istillazione di un anestetico locale.
La conoscenza di tali valori permette di definire l’affidabilità della misurazione della
pressione oculare, valutare problematiche inerenti cornee con ectasie, pianificare
trattamenti di chirurgia refrattiva, ecc.